LA BARBABIETOLA (beta vulgaris), è originaria del Nord Africa, poi arrivò in Europa (Spagna, Francia) grazie alle coltivazioni nei monasteri. La grande espansione in Europa avverrà nel XV secolo, all'inizio con il consumo delle sole foglie e poi, nel tempo, apprezzandone le radici, in particolare quelle della barbabietola rossa. Si coltiva in paesi dal clima temperato, e si può trovare in due diverse varietà; la barbabietola rossa e quella bianca. In commercio possiamo reperire barbabietole da orto, da zucchero, e quella destinata all'alimentazione del bestiame.
La barbabietola rossa è nota fin dalla antichità per le sue virtù; radice rossa, dal sapore dolce, è un sano alimento molto digeribile, rinfrescante e mineralizzante. Contiene 87% di acqua, 9,2% in zuccheri, 1,5% di proteine, 0,08% in grassi, 1% in ceneri, con calcio, potassio, magnesio, ferro, rame, bromo, zinco, fosforo. La barbabietola contiene inoltre vitamina A, B1, B2, C, PP, e pectina. Il suo succo è molto utile agli ANEMICI, in quanto aiuta la formazione dei globuli rossi, è un ottimo tonico ed aiuta il metabolismo.
Ha azione diuretica, decongestionante, allevia le infiammazioni dell'apparato digerente ed aiuta nelle malattie epatiche. Secondo uno studio sperimentale del Barts and The London School of Medicine e della Peninsula Medical School pubblicato su Journal Hypertension, ingerire mezzo litro di succo di barbabietole al giorno diminuirebbe in modo significativo l' IPERTENSIONE SANGUIGNA già dopo un ora, e che dopo quattro ore si presenta in modo più pronunciato, permanendo anche dopo le 24 ore.
Questo effetto è dato da una reazione chimica nella quale i nitriti contenuti nel succo della barbabietola vengono convertiti dai batteri che sono presenti sulla lingua in nitrati, che a loro volta, arrivando nell'ambiente acido dello stomaco sono riconvertiti in OSSIDO NITRICO o rientrano in circolazione come nitriti.
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