Lo Zafferano è una pianta perenne originaria dell'antica Persia, che si è poi diffusa ad oriente (India ,Cina ), e ad occidente nei paesi mediterranei, (Creta e Grecia ). I fiori dello Zafferano sono di colore viola, con uno stilo giallo, che termina con la STIMMA di colore arancione, diviso in tre parti, dalle quali si ottiene la spezia. E' coltivato in tutto il mondo, ed in Italia soprattutto in Sardegna, Umbria, Toscana, Abruzzo. La lavorazione è fatta quasi esclusivamente a mano e, per avere 1 Kg. di Zafferano (prodotto finito), occorrono circa 450000 stimmi.
Ecco spiegato l'alto costo al grammo di questa spezia. Le sostanze che caratterizzano lo Zafferano sono i CAROTENOIDI e, in particolare la CROCETINA, che è uno dei pochi carotenoidi solubili in acqua e che conferisce assieme alle CROCINE sue derivate la colorazione rossa. La PICROCROCINA, che da allo Zafferano il potere AMARICANTE ed è indicativa della qualità della spezia. Il potere AROMATIZZANTE è dato dal SAFRANALE, prodotto ossigenato altamente volatile.
Veniamo ora alle proprietà farmacologiche dello Zafferano. Una ricerca dell'Università dell'Aquila indica nello Zafferano un antiossidante che può rallentare le malattie degenerative della retina. In effetti la retina, consumando molto ossigeno, produce molti radicali liberi, e lo Zafferano si è dimostrato, in questo studio, molto più potente di tutte le altre sostanze studiate. Nel 1975 Pfander e Wittwer notarono sui topi una riduzione dell'attività dell'aterosclerosi indotta. Gainer e Chisolm utilizzando iniezioni di CROCETINA hanno ridotto notevolmente il colesterolo nel sangue.
Gainer ha notato anche un potenziamento dell'azione di alcuni antibiotici dato dalla CROCETINA. Abdullaeu, ricercatore in Messico, ritiene che i carotenoidi contenuti nello Zafferano possano essere utilizzati nella prevenzione del cancro. Alcuni autori lo ritengono possibile per i tumori della pelle e del colon. All'inizio degli anni 2000 si è notato il ruolo della crocetina e della crocina come inibitore della sintesi cellulare di DNA e di RNA in cellule tumorali studiate in vitro.
Lo Zafferano ha azione trofica sul tessuto connettivo umano, quindi potrebbe essere utile in alcune connettivopatie come la dermatomiosite e la sclerodermia. Lo Zafferano viene usato,spesso assieme al miele, nelle infiammazioni gengivali e, avendo azione antispasmodica, utilizzato nelle coliche renali e biliari. Stimola la secrezione gastrica e favorisce la digestione, ha azione antifermentativa intestinale, ed è anche usato come anticatarrale. Lo Zafferano è utile nelle dismenorree e nella SINDROME PREMESTRUALE, nelle nevrosi e nella depressione non grave.
Il rialzo del tono dell'umore è dovuto all'alta concentrazione di vitamina B6 (vitamina del buon umore ) contenuta nello Zafferano, potenziata dalla presenza di altre vitamine (B1, B2, B3, e C ), sali minerali (calcio, magnesio, manganese), e Fosforo e Potassio. La dose giornaliera consigliata è di 0,5-1,5 grammi sottoforma di polvere, o 30 mg. di estratto secco. Teniamo presente anche l'azione tossica dello Zafferano alle alte dosi. Con 5 grammi possiamo avere gravi effetti collaterali, e con 20 gr., lo Zafferano è potenzialmente LETALE.
Nell'alimentazione, questa spezia, viene usata nella preparazione di molti cibi,dai primi piatti (risotti e paste) ai secondi di carne, ai piatti unici come la Paella, e nella Bouillabaisse.
TABELLA NUTRIZIONALE
Energia 310 Kcal | Acqua 11,9 gr | Vitamina A 27 RAE | Carboidrati 65,37 gr | Ceneri 5,45 gr | Fibre 3,9 gr. |
Lipidi tot. 5,85 gr | Proteine 11,43 gr | Calcio 11mg. | Ferro 11,1mg | Sodio 148 mg | Vitamina C 80,8 mg |
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RispondiEliminaQuesto articolo sui crochi è interessantissimo: http://www.cavernacosmica.com/simbologia-del-croco/
RispondiEliminaLo zafferano, buonissimo per ricette in cucina, è anche un ottimo rimedio terapeutico in quando possiede diverse proprietà che apportano benefici all'organismo.
RispondiEliminaQui qualche consiglio: http://chefacile.com/news/show/lo-zafferano-proprieta-benefici-e-uso-in-cucina
Ciao, chiedo scusa.
RispondiEliminaPotrei avere le fonti degli studi che citi? Grazie.