Aglio: proprietà curative ed effetti benefici

L'origine della coltivazione dell'aglio è incerta, (si pensa all'Asia), essendo presente fin dall'antichità in vaste aree delle regioni temperate. E', ad oggi, coltivata in tutto il mondo. La parte comunemente usata è il bulbo. Ne esistono diverse varietà, tra queste l'aglio di Caraglio (Cuneo), dall'odore delicato, l'aglio piacentino e di Vessalico, che sono bianchi, l'aglio rosso di Sulmona, e quello rosso di Nubia(Trapani), dall'odore molto intenso.

Le principali sostanze presenti nell'aglio sono i composti solforati, come l'allicina, alliina e gli ajoeni. Nel bulbo è largamente presente l'alliina e, quando quest'ultimo perde l'integrità, come nella macinazione o nel taglio, si libera un enzima, l'allinasi e si ha così la formazione dell'allicina che, ossidandosi all'aria, è responsabile del particolare odore dell'aglio. Per condensazione dell'allicina si formano gli ajoeni. L'enzima allinasi è particolarmente sensibile al calore, che lo rende inattivo, ed è per questo che l'aglio cotto emana meno odore, e perde fino al 90% delle sue proprietà benefiche.

I principi attivi contenuti nell'aglio svolgono importanti azioni sull'organismo umano. Importanti studi e ricerche internazionali ne hanno messo in rilievo l'azione antiaggregante piastrinica, l'azione antiipertensiva, quella antiaterogena e antidislipidemica, l'azione antibatterica, antimicotica e antivirale, quella antinfiammatoria, antitumorale ed ipoglicemizzante. Vediamo, in sintesi, con quali meccanismi d'azione l'aglio svolge queste azioni.

L'azione antiaggregante piastrinica si attua, tra gli altri, con l'inibizione della via adenosin difosfato, prevenendo il legame del fibrinogeno al recettore piastrinico. L'azione antiipertensiva sia sistolica che diastolica si attua con una maggior produzione di ossido nitrico, chiusura dei canali del calcio della parete vasale, e conseguente vasodilatazione. Per quanto riguarda l'azione antidislipidemica, l'aglio potrebbe ridurre il colesterolo e i lipidi agendo sulla loro sintesi a livello epatico.

L'azione antimicrobica è data dai composti solforati presenti nell'aglio, e probabilmente dall'ajoene, in quanto l'allicina, essendo molto instabile, potrebbe non riuscire a svolgere questa attività. Il meccanismo d'azione sarebbe la completa inibizione della sintesi dell'RNA batterico, il blocco di sintesi dei lipidi, e la stimolazione del sistema immunitario. L'azione ipoglicemizzante si ha per un aumento del livello di insulina libera circolante.

Quella antiinfiammatoria probabilmente per una attività antiprostaglandinica dei principi attivi dell'aglio. Teniamo presente che molti dei farmaci comunemente usati hanno questo meccanismo d'azione. Per quanto riguarda l'azione antitumorale, alcuni studi internazionali sembrano confermarne l'attività. Il meccanismo sembra essere quello di provocare l'apoptosi delle cellule tumorali per frammentazione del DNA, ed anche bloccando l'attivazione di sostanze cancerogene.

L'azione antiipertensiva, antiaggregante piastrinica, e quella di riduzione del colesterolo e dei lipidi fanno dell'aglio un alimento importante per prevenire e contrastare l'arteriosclerosi. La quantità di aglio da utilizzare giornalmente, non come condimento (es.: pasta aglio, olio e peperoncino, ecc.), ma per usufruire pienamente delle sue proprietà benefiche, è data da uno a tre spicchi di aglio al giorno, oppure 20 gocce di tintura madre tre volte al di, oppure da due a quattro capsule di estratto secco standardizzato 18%,(3% di alliina).

Per quanto riguarda gli effetti collaterali, si possono verificare rare reazioni allergiche, e altrettanto rari disturbi intestinali. Le persone che soffrono di gastrite, ulcera gastro duodenale, malattie croniche intestinali, e chi fa uso di farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici devono porre attenzione e fare un uso moderato di aglio.