Il resveratrolo è un fenolo non flavonoide prodotto da alcune piante per difendersi da funghi e batteri. Tra queste citiamo la VITE e il POLYGONUM CUSPIDATUM, più ricco in resveratrolo dell'uva (anche 400 volte). Andiamo ora ad elencare le principali attività benefiche per il nostro organismo del resveratrolo, soffermandoci sull'azione antitumorale con uno studio clinico effettuato da ricercatori giapponesi.
Il resveratrolo è utile nei processi FLOGISTICI perchè agisce inibendo le COX-2 e bloccando la formazione di prostaglandine infiammatorie. Svolge anche azione ANTIAGGREGANTE PIASTRINICA perchè inibisce la sintesi degli EICOSANOIDI, ed è anche un potente RITARDANTE L'INVECCHIAMENTO CUTANEO per azione antiossidante e stimolante la produzione di collageno.
Il resveratrolo è un forte ANTIOSSIDANTE potendo inibire la perossidazione dei lipidi delle lipoproteine a bassa densità (LDL), riducendo la colesterolemia. L'attività IPOTENSIVA si esplica per vasodilatazione mediata dall'incremento di OSSIDO NITRICO. Il resveratrolo agisce anche come FITOESTROGENO stimolando l'azione degli estrogeni endogeni e competendo con i recettori cellulari di questi ormoni, ed è quindi utile per le donne in menopausa.
AZIONE ANTITUMORALE: La chemioprevenzione della carcinogenesi non utilizzando sostanze chimiche tossiche è considerata una strategia alternativa promettente. A questo proposito il resveratrolo ha dimostrato effetti preventivi, inibendo diversi eventi cellulari associati alla iniziazione, promozione e progressione di alcuni tipi di tumore.
Tutto questo è dovuto alla sua azione antiossidante e alla sua inibizione della CICLOOSSIGENASI 1 e 2. Alcuni studi hanno dimostrato che le proprietà anti-cancro del resveratrolo sono il risultato della sua capacità di provocare l'arresto del ciclo cellulare in fase G1, o nell'innescare l'APOPTOSI delle cellule cancerogene.
Una ricerca sui topi , ai quali è stato somministrato resveratrolo per via intraperitoneale alla dose di 2,5 e 10 mg/Kg di peso corporeo, ha dimostrato una crescita e peso del tumore finale ( carcinoma polmonare di Lewis) minore di quanto si è verificato nei topi non trattati con resveratrolo, ed una significativa riduzione del numero di colonie di cellule tumorali che hanno metastatizzato.
Alla dose di 0,6 mg/Kg il resveratrolo non ha dato risultati positivi, non ottenendo alcun effetto rispetto ai topi non trattati. Si pensa che questa attività antitumorale sia da attribuire alla inibizione della sintesi del DNA nelle cellule tumorali. Si sta ancora discutendo sulla dose ottimale per l'uomo, visto che gli studi eseguiti hanno utilizzato concentrazioni di resveratrolo molto diverse tra loro, passando da pochi mg al giorno che si possono introdurre con una normale alimentazione, fino a concentrazioni migliaia di volte superiori compatibili solo con l'uso di integratori a base di resveratrolo.
Inoltre non sono ancora ben noti gli eventuali effetti collaterali sull' l'uomo di somministrazioni di resveratrolo a dosi elevate e per lunghi periodi di tempo.
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